GASTONE RANIERI INDONI


Dalla mostra personale “OLIO E CARTA LE DUE PASSIONI DI ANTONELLA SCAGLIONE”, Febbraio 2015:

 Sicuramente questa artista non è accademica, non è fotografica, non lo sarà mai; scruta, guarda, apprezza, pensa, trasforma e riesce ad esprimere il desiderio di trasmettere emozioni con una pittura a masse cromatiche ed una espressione descrittiva che supera il segno.

La sua suggestione traspare da ciò che racconta e la sua emotività aumenta man mano che definisce il suo lavoro che accudisce come un figliolo con un trasporto sincero la cui scaturigine, insita nel suo DNA, si amalgama con la spontanea bontà d’animo ed una onestà intellettuale predestinata, ineludibile, evidente.

Adotta una sorta d’espressionismo personalizzato che amministra pittoricamente senza seguire regole preconcette e artificiose declinandosi una cifra riconducibile a nessuno stile che la affranca da una uniforme di cui il mondo dei pittori che inseguono bandiere e simboli modaioli è prossimo al collasso.

Antonella Scaglione persiste così una spontaneità tutta sua, con autonoma personalità, perseguendo una ricerca cromatica con esperienze singolari, scelte tonali, intuizioni di luce e soprattutto con consistente materialità che la costringe addirittura a tecniche miste più diversificate tanto da sfidarsi anche con quella specifica del collage.

Nelle sue opere allora si scrutano rimandi, che seppure involontari, rievocano talvolta Migneco, a volte Guttuso o magari Rotella; il suo mondo però non è mai circoscritto ma si estrinseca attraverso l’afflato umano, nel contempo finemente lirico, delle esperienze che si accinge a raccontare traendo linfa e humus sostanziale da realtà antropiche e ambientali.

Il suo buon impatto scenico si realizza sempre con adatte coreografie e sceneggiature eloquenti mai improntate allo strafare, all’eccesso, al superamento dei limiti del buon gusto e trattenendo sempre, fedelmente, il rispetto del concetto artistico più decoroso.

La genuinità del suo pensiero e del suo lavoro è sempre dominante e trasmette un lirismo sottile delicato e quindi coerente con il concetto leonardesco che sanciva “Primis in arte est pensiero”; la sua spontaneità fa si che ogni sua tela non soffra mai di un’attenzione “controllata” ma semplicemente della connotazione di una storia ben trasmessa e raccontata con amore.

 GASTONE RANIERI INDONI