LUCIANO CARINI

TRA LUCE E COLORE LE SUGGESTIVE VISIONI DI ANTONELLA SCAGLIONE
 
Oggi, alle ore 18, l’inaugurazione della mostra personale di Antonella Scaglione. Nelle sue opere, dove la pittura si unisce al collage, una nuova e poetica rivisitazione della Pop Art e un cromatismo vivo e squillante che dona profondità e magia ad ogni sua creazione.
 
Alla Galleria d'Arte Contemporanea STUDIO C di via G. Campesio 39 si inaugura oggi, alla ore 18, la mostra personale di Antonella Scaglione dal titolo “Suggestive vibrazioni, viaggio nella luce e nel colore.”.
Il mio incontro con l'arte di Antonella Scaglione è avvenuto, quasi casualmente, alla Triennale di Roma 2017 dove, per la seconda volta consecutiva, ero stato chiamato a far parte della Commissione Scientifica. Mi colpì quel grande quadro dalle tinte uniformi, quasi un monocolore, che campeggiava su una parete di Palazzo Velli: una tecnica mista eseguita con plastica, cemento e una ricercata e raffinata materia cromatica. Tornai una seconda volta ad ammirare quel dipinto e poi la decisione di chiamare Antonella Scaglione ad esporre nella mia galleria. Fu grande la mia sorpresa quando, entrando in modo più approfondito nella sua espressione artistica, mi trovai di fronte ad un mondo variegato e complesso, ad un percorso culturale ed esperienziale vario e interessante.
Nata a Roma, ma residente a Velletri, sempre in provincia di Roma, Antonella è figlia d'arte e quindi artista per vocazione e per tradizione. Una passione incoercibile e irrefrenabile, la sua, che ha trovato nella pittura la strada ideale per comunicare emozioni, sensazioni e desideri, per trasmettere agli altri la propria visione della vita, del mondo e delle cose. E forse proprio per queste ragioni la nostra artista ha scelto di realizzarsi attraverso una formazione non accademica, ma libera ed autonoma, per essere fino in fondo se stessa, autentica e vera. Pittura, dunque, come scelta di vita, sfida alle convenzioni sociali, ricerca di verità. Un impegno creativo, quello di Antonella Scaglione, non condizionato dalle mode del momento ma che, al contrario, segue solo ed esclusivamente il filo delle sue emozioni e delle sue sensazioni, del suo “fare artistico” e che si traduce quindi in un eclettismo stilistico ed in un sincretismo pittorico che le consentono di attingere liberamente da più parti e/o dai più svariati Movimenti artistici del nostro novecento. Così nella sua vasta produzione troviamo presenti tantissime e diversificate tecniche, dal disegno al pastello, dall'acquerello alle sanguigne e al collage per giungere fino alla sua tecnica preferita che è la pittura ad olio. Tutto questo rivela la sua grande esperienza e il suo grande mestiere acquisito in anni e anni di ricerca e di studio assiduo e costante. Lo stesso vale per il suo stile pittorico che, come dicevo appena prima, è vario e diversificato, libero e spontaneo. Così Antonella passa con disinvoltura dal Figurativo tradizionale all'Iperrealismo, dall'Espressionismo al Surrealismo e dal Pop all'Informale. Sempre, però, in ogni sua manifestazione prevale uno straordinario uso del colore, un cromatismo vivo e squillante che, per certi versi, sembra richiamare l'intensità dei Fauves e che dona luce, profondità e magia ad ogni sua opera. Forti, potenti e scenografiche sono inoltre le sue figure di evidente area Espressionista. Qui Antonella rivela in modo chiaro ed evidente tutta quanta la sua sicurezza esecutiva e la sua indiscussa sensibilità interpretativa: queste figure portano dentro il peso della vita, le avversità del destino, le sconfitte e le delusioni dell'esistenza. Nelle opere di questa artista c'è sempre grande partecipazione e grande sensibilità interpretativa, anche quando affronta tematiche ed argomenti legati alla Pop Art: quando, cioè, con straordinaria abilità, unisce collage e pittura per tracciare figure, profili e caratteri di gusto fortemente contemporaneo. Si tratta di opere che, per le loro caratteristiche esecutive, sembrano richiamare i grandi interpreti di questo importante Movimento e in particolare, come qualcuno ha già evidenziato, l’italiano Mimmo Rotella. Ma se Rotella nella sua azione artistica procedeva con il “decollage”, ossia con lo strappo di alcune parti dei suoi famosi manifesti come atto di protesta verso un mondo troppo consumistico, Antonella Scaglione invece ricorre al procedimento inverso e tende piuttosto, attraverso i suoi collages e i suoi colori, a ricucire gli strappi, a dare nuova voce e dignità all’oggetto artistico, a dare nuovo significato e valore all’immagine potenziandone la forza evocativa. Quella di Antonella, insomma, non vuole essere tanto un’azione di protesta quanto piuttosto un atto estetico e poetico, un modo nuovo e diverso di ricordare un periodo storico ormai superato. Pittura intensa e sentita, dunque, questa di Antonella Scaglione, fatta di forza espressiva e di straordinario gusto cromatico, ma anche di ricercata eleganza formale e di poetica leggerezza. Così le sue figure e i suoi soggetti, percorsi da miriadi di colori e attraversati da tagli improvvisi di luce, rivelano grande partecipazione emotiva unita sempre ad un approfondito e meditato studio interiore. Ogni tanto Antonella si cimenta pure nell'espressione Informale ricorrendo a tecniche raffinate e complesse, all'uso di materiali diversi e innovativi. Anche in questi casi l'artista rivela contenuti profondi, grande senso lirico e un gusto compositivo capace di attrarre e affascinare l'osservatore perchè accompagnato sempre da un'intima e profonda emozione, da una ricerca vera e concreta di libertà e di eterna giovinezza.
                                                                                           Luciano Carini